Il numero uno del Cremlino Vladimir Putin ha parlato di risposta nucleare anche se aggredita, oltre la Russia, anche la Bierlorussia.
La Russia si riserva il diritto di impiegare armi nucleari non solo per rispondere ad una aggressione contro se stessa, ma anche contro l’alleata Bielorussia. Senza giri di parole, il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin, come riportato anche da Tass, ha parlato di una nuova minaccia bomba atomica nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale.
Vladimir Putin e la nuova minaccia nucleare
“Ci riserviamo il diritto di usare armi nucleari in caso di aggressione contro la Russia e la Bielorussia in quanto membro dello Stato dell’Unione”. Sono state queste alcune delle parole di Putin riportate dalle agenzia stampa russe a proposito di quella che risuona come l’ennesima minaccia del numero uno del Cremlino al resto del mondo. “Tutte queste questioni sono state concordate con la parte Bielorussa, con il presidente della Bielorussia, incluso se il nemico, usando armi convenzionali, crea una minaccia importante alla nostra sovranità”, ha proseguito il leader sovietico.
Tra i vari passaggi di Putin a margine di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale anche quella che sarebbe la strategia nucleare russa: “All’ordine del giorno di oggi abbiamo un problema relativo all’aggiornamento delle basi della politica statale in ambito di deterrenza nucleare. Insieme alla dottrina militare, questo è un documento che definisce e dettaglia ufficialmente la strategia nucleare della Russia”, ha rimarcato il leader del Cremlino che ha anche sottolineato come i principi della politica statale in merito al nucleare “devono essere adattati alle realtà attuali”.
Zelensky e la minaccia russa
Solamente poche ore prima, era stato il presidente dell’Ucraina Zelensky a parlare di Putin e della minaccia russa: “Si stanno preparando a colpire i nostri impianti nucleari, tre di questi, abbiamo questa informazione e le prove“, le sue parole a margine dell’Assemblea Onu. “Chiedo il sostegno di tutte le nazioni del mondo, non dividiamo il mondo”, aveva aggiunto il numero uno ucraino.